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2011-02-18

Perché la Cisl non è certo meglio della Fiom !

29-01-2011 riprendiamo il COMUNICATO STAMPA di SLAI Cobas per il Sindacato di Classe - Da anni portiamo avanti un duro lavoro di vertenze e denunce sulle infami condizioni di lavoro e sulla decurtazione salariale ed estorsioni, in un clima mafioso di ricatti e minacce, dei lavoratori degli appalti e subappalti di Marghera di Fincantieri (e non solo, ma anche di numerose cooperative fasulle che si giovano di leggi fatte anche dal "centrosinistra") - Da molti mesi chiediamo inutilmente alle forze sociali di prendere posizione e di darci una mano ad organizzare una conferenza sullo schiavismo in fabbrica a Marghera - La risposta dei padroni è di ulteriore attacco ai diritti sindacali, di licenziamenti politici, di tentare di isolare la sinistra operaia unendo padroni, partiti e sindacati confederali a "normalizzare" la realtà anomala dei Cobas e la realtà anomala della FIOM. Ora scoppia il bubbone Fincantieri. E' vero che anche un anno fa solo la CISL prese posizione a favore delle ns.denunce in una serie di articoli usciti sulla "Nuova Venezia", ma furono solo parole.
Sul Gazzettino di Venezia di oggi: "La Cisl entra duro sulla Fiom: 'Basta ipocrisie - fanno finta di non vedere lo sfruttamento dei lavoratori nel sistema degli appalti di Fincantieri a Marghera" - (intervista a Gianni Fanecco, segretario dei metalmeccanici Cisl di Venezia) La CISL di Marghera attacca la FIOM (fatalità adesso che c'è la questione dell'accordo FIAT), con contenuti in parte esatti (che la situazione in Fincantieri a Marghera sia di una gravità tale da fare invidia agli imprenditori che operano in Cina) ma strumentalmente per colpire la lotta sui diritti sindacali. La CISL dovrebbe ricordarsi che anche nel circondario veneziano non è del tutto coerente al rispetto dei diritti sindacali il suo comportamento: esempio quanto accaduto nel corso del 2009 alla San Benedetto con il ns.Sindacato. Ma non è questo il punto. Se alla CISL stanno a cuore le condizioni dei lavoratori degli appalti perché non ha mosso le sue influenti relazioni per portare alla cittadinanza la ns.proposta di una conferenza cittadina sullo schiavismo in fabbrica ove partecipino i cittadini di Venezia e Mestre e gli operai bengalesi e delle altre nazionalità in Fincantieri ? -
A latere dello sciopero dei metalmeccanici, un'altra azione inutile ai fini della lotta degli operai. Tre buste esplosive spedite a casa di dirigenti della PetroVen. Se ci sono cose che non vanno (e sicuramente è così), l'unica strada è costruire un Cobas anche alla PetroVen, solo con i Cobas si possono determinare condizioni e lotte di difesa opportune. L'attacco oggi deve essere generale alla politica padronale e confederale diretta a colpire la Costituzione e lo Statuto dei Lavoratori e a dare riconoscimento alla inviolabilità dei diritti sindacali e politici. E deve essere di massa e non "di nascosto". Questa nostra posizione la ribadiamo un anno dopo analoghi episodi che scimmiottano cose ben più serie avvenute in passato. Le realtà cambiano e così le forme di lotta, che però devono essere coerenti allo scopo di liberazione dallo sfruttamento, e non un indiretto aiuto a lasciare tutto come prima. Coordinamento provinciale di Venezia di Slai Cobas per il Sindacato di Classe.

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