SOSTEGNO A GUERRA POPOLARE IN INDIA: Decisa settimana internazionale di mobilitazione dal 2 al 9 aprile
SOSTEGNO A GUERRA POPOLARE IN PERU' ! - Vittoriosa Conferenza ad Amburgoil 4 dicembre 2010 ! - La Conferenza Internazionale di Amburgo del 4 dicembre 2010 era l'evento finale della serie di conferenze realizzate in quest'anno dal MPP, raccogliendo l'appello del Comitato Centrale del Partito Comunista del Perù. La Conferenza è stata una vittoria importante nella lotta per unire i maoisti del mondo sui principi della nostra classe – contro il nuovo revisionismo, contro la capitolazione, il cretinismo parlamentare e il piano dell'imperialismo di “accordi di pace” – e prr trarre un bilamcio dell'applicazione del maoismo, per il Nuovo Potere e la guerra popolare fino al el comunismo. Pubblicheremo presto gli interventi e i saluti alla conferenza sul nostro sito - MPP -solrojo - comunicato - Con la partecipazione di diverse decine di compagni di diversi paesi si è vittoriosamente conclusa la conferenza internazionale convocata dal Movimento Popular Peru organismo generato del Partito comunista del Perù sulla situazione del movimento comunista internazionale e in particolare del Movimento Rivoluzionario Internazionalista. Nella conferenza forte impegno unitario nell'affermazione del Maoismo e nel sostegno alla guerra popolare del Perù. Rilanciata la battaglia per una nuova conferenza internazionale. Forte, unitario e ampio intervento dei compagni di proletari comunisti impegnati nella costruzione del Partito Comunista maoista in Italia. Interventi e conclusioni saranno pubblicati nel prossimo numero di Sol Rojo in spagnolo. Resoconti e commenti usciranno del blog di proletari comunisti e nella rivista internazionale Maoist Road in via di realizzazione.
SOSTEGNO A GUERRA POPOLARE NELLE FILIPPINE - Information Bureau Partito comunista delle Filippine Press Release 17 Dicembre 2010 Il Partito Comunista delle Filippine (CPP) ha dichiarato oggi che 'non vi era né tradimento né una violazione del cessate il fuoco di 19 giorni dichiarato dal CPP e dal Fronte democratico nazionale delle Filippine (NDFP),' quando il New People's Army (Nuovo Esercito del Popolo) ha teso una imboscata terminata con un successo il 14 dicembre contro le truppe operative dell’83a Brigata dell’Esercito delle Filippine a Las Navas, Samar del Nord. Secondo le prime notizie, i combattenti rossi sono stati in grado di strappare almeno 10 armi da fuoco ad alta potenza alla sconfitta unità dell'esercito filippino.
“Il CPP, NPA, NDFP e tutte le forze rivoluzionarie danno pieno sostegno ai negoziati di pace e adempiono fedelmente alle loro dichiarazioni e impegni, compreso il cessate il fuoco da 16 Dicembre al 3 Gennaio, dichiarato in simultanea con il cessate il fuoco dele Forze Armate della (AFP) Filippine”. Per quanto riguarda il CPP, il NPA, l’NDFP e le forze rivoluzionarie, l'agguato di Samar di martedì scorso non deve toccare in alcun modo i negoziati di pace in corso. Si è trattato di un atto legittimo di guerra, effettuato per autodifesa in risposta ad una operazione offensiva nemica” ha detto il CPP. “D'altra parte, l’accusa di tradimento del portavoce dell’AFP, Gen. Brig. Mabantarivolta all’NPA è ipocrita e ricade sulla sua testa. In effetti, sono state le forze dell’AFP che hanno dimostrato di avere intenzioni da traditori quando hanno portato avanti operazioni offensive contro l’NPA e la base rivoluzionaria di massa nella zona appena due giorni prima dell'inizio del cessate il fuoco simultaneo.” “Hanno inviato le loro truppe a perlustrare la zona e condurre operazioni militari offensive sulla base di una relazione da essi ricevuta circa la presenza di una unità dell’NPA nella zona, ben sapendo che l'area è una base operativa dell’NPA,” ha sottolineato il CPP. Il CPP ha detto inoltre che 'La 803a Brigata ha schierato truppe nella zona proprio per dare battaglia al NPA. Ma l'esercito del popolo ha portato avanti il monitoraggio dei movimenti delle forze nemiche offensive e li ha coinvolti in uno scontro a fuoco. Con il sostegno del popolo, con la padronanza del terreno e una superiore conoscenza delle tattiche di guerriglia, l'unità dell’NPA è stata facilmente in grado di sottomettere le truppe operative nemiche.”
“L'imboscata del NPA è stata effettuata in base alle leggi di guerra internazionali”, ha aggiunto il CPP. “L'unità NPA ha legittimamente e responsabilmente impiegato esplosivi con comando a distanza, in contrasto con le mine/trappole a pressione, per sconfiggere l'unità dell’AFP, secondo il Trattato di Ottawa e altri trattati internazionali sulla condotta della guerra.”
SOSTEGNO A GUERRA POPOLARE IN INDIA - info a cura del comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India - Il Partito Comunista dell'India (maoista) sta progettando nuove strategie per aumentare la sua influenza e forza http://www.thehindu .com/news/states/andhra-pradesh/article938095.ece
Il Partito Comunista dell'India (maoista), illegale per il potere, sta progettando altre importanti strategie per accrescere la sua influenza e forza. Un compito importante che i maoisti si sono dati è quello di creare una zona liberata, in Bihar, Jharkhand e Dandakaranya (Chattisgarh). A tal fine, si sta sviluppando ulteriormente la forza d'attacco del partito, il People Liberation Guerrilla Army (PLGA) -. Lo ha detto Prasad, membro del partito del comitato di Stato del confine dell’Andhra-Orissa nel corso di un'intervista in un luogo remoto al confine Andhra-Orissa. Pochi giornalisti hanno raggiunto il posto, guidati da un locale Girijan, coprendo a piedi una piccola distanza, dopo aver viaggiato su una pista sterrata e dissestata che su entrambi i lati era disseminata di mine antiuomo e mine direzionali per mantenere la zona fuori della portata della polizia. Il CPI (Maoista) festeggia il 10 ° anniversario del PLGA, dal 2 dicembre al 2 gennaio 2011. Come parte di esso, il partito ha organizzato una riunione durante la quale i Girijans locali hanno promesso di prendere in consegna le piantagioni di caffè del Dipartimento Forestale. Egli ha detto che il PLGA dovrebbe essere trasformato in esercito di liberazione del popolo necessario per una zona liberata. Formazioni del PLGA sono state sviluppate per raggiungere questo obiettivo ed è stata anche portata avanti una guerra di “movimento” effettuando incursioni su obiettivi lontani, mobilitando i suoi quadri armati provenienti da diverse parti con l’assistenza del popolo lungo il percorso. I quadri del PLGA, per un periodo di due o tre mesi, hanno effettuato con successo un attacco a Nayagarh in Orissa, come parte di questa guerra di movimento.
“La creazione di una zona liberata e il rafforzamento del PLGA a questo scopo è nelle fasi iniziali. Il processo è stato avviato formando comitati di villaggio, che sarà ampliato ai livelli di Mandal (taluk) e di distretto. Sono stati già formati nel Dandakaranya, i Janatana Sarcars [RPC- Consigli popolari rivoluzionari]”, ha detto.
Il PLGA, che ha già la forza di creare compagnie, sta adesso pianificando la costruzione di battaglioni. “Abbiamo già raggiunto questo stadio nel Dankaranya. Non abbiamo un calendario per gli altri settori, ma il processo sarà completato presto se le condizioni sono favorevoli, cioè fino a quando il popolo impugnerà la lotta armata.
VERTICE DI BRUXELLES:
Davanti al progredire della crisi del capitale in tutti i paesi, con milioni di disoccupati in più, i rappresentanti dei padroni a livello europeo provano e riprovano le loro ricette per uscirne.
Al vertice di Bruxelles i capi di governo europei hanno approvato il 16 dicembre un accordo che doveva servire a dare una “risposta sistemica” alla “crisi sistemica dell’euro” dice Strass-Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, ammettendo quindi che di crisi sistemica si tratta, ma che secondo lui non ha dato i risultati sperati perché rinvia le decisioni più drastiche sui conti pubblici al 2013.
Dopo avere già “salvato” la Grecia e l’Irlanda, e cioè le principali banche di questi paesi, creando un fondo specifico di 440 miliardi di euro (più 60 miliardi dell’Unione Europea e altri 250 miliardi del FMI, tutti soldi pubblici) ci si appresta a salvare gli altri stati che si dovessero trovare in difficoltà, Spagna, Portogallo, Italia…
La “foto” di gruppo vede infatti attualmente il paesi del centro, Germania e Francia, in una posizione più forte mentre man mano che ci si allontana dal centro comincia il raggio dei paesi messi peggio e a rischio.
Alla fine delle chiacchiere in queste riunioni, dove ogni capo di stato presente vorrebbe trarre vantaggio a spese dell’altro, “salvando la propria economia”, ciò che si decide è di continuare a fare pagare la crisi alle masse popolari, certo con buoni propositi e parole che vorrebbero significare il contrario.
A parte la firma sui soliti protocolli i capi di stato si sono impegnati a “fare tutto quello che sarà necessario per difendere la stabilità dell’area nel suo insieme.” Non solo, dice il sole 24 ore di sabato scorso, “questa volta l’allegato n. 3 al comunicato finale del summit elenca una serie di azioni da intraprendere nei prossimi mesi per dimostrare in concreto la volontà comune di salvare la moneta unica dagli assalti dei mercati. Che restano arroccati sullo scetticismo.”
- piena attuazione prima di tutto dei programmi di risanamento da parte di Grecia e Irlanda… mantenimento per tutti degli obiettivi di bilancio fissati per il 2010 e 2011 per correggere i deficit eccessivi entro i termini previsti.
- accelerazione delle riforme strutturali in grado in incentivare la crescita economica.
- rafforzamento del patto di stabilità e del nuovo quadro di sorveglianza macroeconomica a partire dall’estate prossima.”
Programmi di risanamento, obiettivi di bilancio fissati per il 2010 e 2011, riforme strutturali… Risanamento e competitività… tutte politiche che per essere attuate dovranno continuare a tagliare le spese sociali e peggiorare le condizioni di vita e di lavoro delle masse.
E per far capire che già sono abbastanza su questa strada il capo del governo inglese Cameron ha voluto la certezza che la spesa pubblica per i prossimi anni fosse congelata, mentre Germania e Francia, “Merkel e Sarkozy hanno ipotizzato ‘il graduale avvicinamento dei sistemi pensione, magari adottando ovunque la stessa età pensionistica…”
Cos’è tutto questo se non violenza sistemica contro le masse popolari?
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